Come far comunicare interni ed esterni della casa con armonia

Guido Musante Guido Musante
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Si può molto discutere riguardo a cosa sia l'architettura, di certo è ammissibile anche la seguente definizione: “l'architettura è ciò che separa l'interno dall'esterno”. La suddivisione di questi due ambiti è fondamentale nel definire il ruolo di schermo tridimensionale composto dalla scienza e arte del costruire. Dentro e fuori, interno ed esterno sono due mondi che attraverso l'architettura dialogano e interagiscono, scandiscono differenze e affinità, diventano abitati secondo modalità differenti.

Se l'architettura storica ha sempre cercato rifugio verso l'esterno (luogo della natura ostile e dei nemici minacciosi), la modernità ha sancito una radicale rivoluzione stabilendo che i due mondi dovessero invece dialogare il più possibile. Si è così assistito a un duplice movimento di osmosi tra questi due ambienti: l'interno chiamato ad aprirsi il più possibile, a farsi arioso e solare; l'esterno sempre più accogliente e confortevole, ben lontano dall'idea di natura tiranna che un tempo lo dominava. Questo cambio di prospettiva è stato certamente reso possibile dalle nuove tecniche costruttive, ma ancor prima è frutto di un radicale cambiamento di paradigma, che vede lo spazio concepito come un “unicum” e non come una serie di frammenti tra loro inconciliabili e incomunicanti.

Mettere in comunicazione l'interno e l'esterno significa per i progettisti provare a ribaltare il cannocchiale e osservare le cose secondo una diversa prospettiva. Ecco allora che, in tale approccio, l'interno verrà progettato come un esterno e viceversa. Il primo allora diverrà un paesaggio, nel quale gli arredi e gli spazi, le luci e le bucature costituiranno un panorama inclusivo. L'esterno di converso verrà concepito come una grande stanza a cielo aperto, accogliente e domestica pur se formata da elementi naturali.

Portefinestre il più possibile aperte

Aluminium orangery with bi fold doors homify 溫室

Naturalmente la finestra può anche ibridarsi e divenire il punto di accesso diretto verso lo spazio esterno. Anche le porte finestre possono però essere soggette alla stessa impostazione ed essere pensate come grandi superfici modulari, capaci di generare uno spazio fluido e continuo in cui l'esterno e l'interno si intrecciano in una nuova dimensione spaziale. Una soluzione estremamente razionale ci è offerta da questa orangerie realizzata della britannica Rococo: il sistema di finestre a libro “impacchettandosi” su se stesso può essere aperto in maniera variabile, all'occorrenza anche interamente.

​Finestre panoramiche

È uno dei cinque punti dell'architettura moderna sanciti da Le Corbusier: le finestre panoramiche a nastro. L'idea che una finestra non debba più essere considerata un buco rettangolare nel muro, spesso molto contenuto nelle dimensioni, ma una superficie potenzialmente estendibile all'infinito rappresenta una delle più grandi rivoluzioni nella storia non solo dell'architettura ma del pensiero occidentale. Una simile impostazione dell'idea di finestra estende l'impronta che il paesaggio circostante incide nello spazio interno, introietta l'idea di natura all'interno della casa ponendo i due mondi in reale contatto reciproco.

​Camere luminose

La luce è l'elemento più connotante dello spazio aperto: rendere luminoso un interno di una casa significa così in qualche modo assimilarlo all'esterno. Molte sono le traiettorie progettuali possibili per conseguire un simile risultato. Tra queste si possono certamente annoverare l'uso di superfici chiare o di elementi trasparenti o riflettenti (divisori e nel mobilio). Altra soluzione praticabile, illustrata nell'immagine sopra: l'adozione di mobili in materiali chiari e di mobili bassi, che lasciano traguardare generosamente la luce.

​Elementi naturali all'interno

L'interno come l'esterno e l'esterno come l'interno: una combinazione suggestiva e possibile anche attraverso una duplice operazione di “arredo”, che sposti all'interno piante ed elementi naturali e all'esterno mobili e complementi per il comfort. Il mercato dell'arredo non a caso in questi anni si è arricchito in maniera massiccia di proposte relative a piante adatte alla crescita agevole negli interni domestici, da un lato, e di mobili da esterni, resistenti alle più rigide condizioni atmosferiche, dall'altro. L'uso di questi elementi porta anche a una diversa impostazione nel disegno dello spazio e delle sue caratteristiche primarie: gli interni si faranno più luminosi e ariosi possibile, mentre gli esterni diverranno controllati e “disegnati” in maniera inedita.

​Luci da giardino

Se l'esterno è un interno, allora deve essere abitato e vissuto in maniera analoga, anche nelle ore serali e notturne. La dotazione di un adeguato sistema di illuminazione ci consentirà di vivere in maniera nuova ed estensiva i giardini e le terrazze, consentendoci di organizzare feste e cene in cui l'interno e l'esterno possano interagire in totale simbiosi. L'uso della luce artificiale inoltre ci consentirà di sottilineare puntualmente gli elementi che compongono lo spazio esterno, con effetti decisamente scenografici.

​Rivestimenti a motivi naturalistici

Ecco una soluzione leggera ma di grande impatto visivo per fare “entrare” l'esterno naturale all'interno dello spazio abitato e rendere ogni stanza della casa un ambiente carico di fantasia e di suggestione. Rivestendo le pareti con carte da parati o con motivi dipinti in stile naturalistico potremo infatti facilmente comporre dei paesaggi “naturali” all'interno, che renderanno le nostre pareti simili a uno spazio visivo aperto, capace di proiettarci lontano con la mente e di metterci in connessione con l'esterno. Nell'immagine un motivo naturalistico a chinoiserie dipinta a mano su parete, realizzato da Robinartstudio di Genova.

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